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Intervista a Dario Bellinato

Nuovo artista, nuova intervista!

Dario Bellinato è un giovane illustratore veneto con la passione per il Giappone.

Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia ha deciso di iniziare la sua carriera di illustratore freelance e nel 2019 Vince il concorso InsideComics #3 del BeComics Padova.


Un ragazzo gentile, disponibile e cordiale con il quale ho avuto davvero il piacere di parlarci sia di persona sia via web.

Vi consiglio di fare un salto anche nel suo sito:

https://www.inkhand.it



Dario presso TheGameFortress by NovaLudica a Palmanova!

1- Hai sempre avuto la passione per il disegno e per il fumetto? Cosa o chi è stato per te fonte di ispirazione?

“Ho iniziato a disegnare fin da piccolo, mi ricordo che quando avevo un po’ di tempo libero, preferivo mettermi seduto a disegnare piuttosto che andare a giocare con gli amici all’aperto. Come tutti penso, guardavo un sacco di cartoni animati e ovviamente l’influenza giapponese è arrivata fin da subito. Da lì a scoprire i manga il passo è stato breve, così ho iniziato a ricopiare i protagonisti di quelle storie e a cercare di crearne di miei, con risultati disastrosi. Poi crescendo mi sono avvicinato molto al fantasy, complice anche i gdr che uscivano a quel tempo e che mi riempivano la testa di elfi e draghi. Da lì, andando verso gli anni dell’Accademia, il passo verso Myazaki e i libri illustrati francesi è stato breve.”


2- è stato un percorso facile? O hai trovato delle difficoltà ad arrivare fin dove sei ora?

“Non è stato semplice e non lo è tutt’ora, ma mi ritengo molto fortunato perché alle spalle ho una famiglia che mi ha sempre incoraggiato fin da piccolo per seguire quello che mi piace fare. C’è ancora molto lavoro da fare, sono solo agli inizi e sto ancora cercando la mia strada, ma so che pian piano ci sto arrivando. Diciamo che la difficoltà più grande è quella di mettersi in gioco, di puntare molto su progetti impegnativi con il rischio di non vederli decollare come avresti sperato. Ma se non provi, non sai.”





3- parlami un po’ de “Il Guardiano” e di “demoni e altri amici”, cosa ti ha ispirato e cosa vuoi raccontare?

“ “Il Guardiano” nasce dall’idea dell’Inktober, un’iniziativa che invita gli artisti a realizzare un disegno al giorno per tutto il mese di Ottobre. L’anno scorso ho voluto provare a raccontare una breve storia attraverso questi 31 disegni, la storia di un prescelto che, raggiunta una certa età, deve intraprendere un viaggio per diventare Guardiano e proteggere il futuro della sua Terra: una piccola metafora sulla vita. “Demoni e altri amici” invece, è una raccolta di brevissimi dialoghi tra il/la protagonista e il suo relativo demone, appunto. Sono paure e ansie della vita quotidiana, alcune magari più leggere di altre da un personale punto di vista, ma che per il soggetto possono diventare delle vere e proprie difficoltà che vanno affrontate.”



La vittoria di Dario nelle sue due vignette


4- riguardo le scatoline con le tue illustrazioni posso chiederti che significato hanno?

“Le scatoline di per sé non hanno un significato particolare, è un gadget secondo me carino e particolare che regalo a chi mi supporta in fiera o tramite il mio sito web. Se poi vogliamo parlare dei personaggi in bianco e nero rappresentati sopra, fanno anche loro parte dello spoiler nella prossima risposta!”

5- quali sono gli obiettivi futuri di Dario? Dove vorresti arrivare?

“Anche quest’anno sto realizzando un’altra storia attraverso l’Inktober, che si sta concludendo in questi giorni, con l’intento di pubblicare un altro libretto che uscirà in anteprima al GameCom di Pordenone il 16 e 17 Novembre. Ed ecco lo SPOILER: Le due storie sono collegate tra di loro indirettamente e fanno parte di un super progetto segreto che spero di rivelare nel 2020, al quale si collegano molti miei personaggi e creature che ho disegnato in questi anni, comprese quelle nelle scatole. Ovviamente non mancherò con l’appuntamento fisso delle fiere e con qualche altra mostra personale già in fase di progettazione ed oltre a questo, mi piacerebbe riuscire a collaborare con una casa editrice. Ma ora il tempo è poco, quindi torno nella mia foresta a lavorare!”


Spero che anche questa intervista vi sia piaciuta, alla prossima ;)


Enrico - L'altro

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